Giocandocresco: psicomotricità per i bambini, gruppi di discussione per i genitori.
La psicomotricità è una delle tecniche usate. Il laboratorio è caratterizzato da un’accurata strutturazione degli spazi, dei materiali e delle attività. Genitori e bambini si muovono liberamente da un angolo organizzato all’altro; la conduttrice, coadiuvata da un’assistente, sostiene le varie attività. Tutto è organizzato in modo da creare un’atmosfera accogliente e tranquilla, dove i genitori possano fare l’esperienza gradevole di stare semplicemente con i bambini e condividere momenti di svago. Quando emergono difficoltà queste diventano occasione di osservazione e di apprendimento.
- Si tratta di un gruppo di gioco rivolto a 10 – 15 coppie mamma o papà-bambino, età 8-36 mesi.
Giocandocresco, sperimentato più volte con successo alla Cascina Rocca Franca di Torino, è pensato per comprendere il carattere dei propri figli, osservandoli giocare, e per trovare le strategie educative più adatte.
- Giocandocresco è organizzato per moduli.
- Ogni modulo comprende tre incontri di gioco mamma o/e papà/bambino a cadenza settimanale, seguiti da un quarto momento di condivisione e riflessione per i soli genitori. Il modulo è ripetibile. L’originalità dell’azione è il quarto incontro, in cui l’esperta conduce un confronto e una discussione con e tra i soli genitori. Previo accordo con i partecipanti, si realizzano riprese fotografiche negli incontri di gioco, da cui sono selezionate alcune sequenze significative per la discussione.
Conduce gli incontri di gioco e di discussione, utilizzando tecniche di psicomotricità, la dott.ssa Silvana Bragante, pedagogista e psicoterapeuta, docente di psicologia dello sviluppo nella scuola di psicoterapia della Società Italiana Analisi Reichiana, Roma.
- A cosa serve?
Medicina e psicologia segnalano negli adulti la presenza di danni alla salute fisica e psichica conseguenti a cure prestate nei primi anni di vita in modo inadeguato, per carenza o per eccesso.
Le vicende dei primi tre anni di vita formano il carattere permanente dell’individuo.
Un sostegno ai genitori nel loro compito educativo significa fare prevenzione primaria per una buona salute.
- Come funziona?
La conduttrice con l’aiuto dell’assistente accoglie le mamme con i bambini, dopo un’ iniziale esplorazione dello spazio, propone attività di psicomotricità, intervallate dalla situazione dove mamme e bambini si radunano intorno a un tavolo basso per condividere una piccola merenda osservando le dinamiche relazionali nel momento del cibo, in questo caso con la regola di mangiare seduti al tavolo e non nella zona giochi. Si chiude il laboratorio con un cerchio rituale dove ciascun genitore, seduto a terra, tiene in braccio il proprio bambino cantando un dindala (canzone con movimenti).
Gli spazi sono allestiti riducendo gli stimoli all’essenziale, in modo che siano pochi e di buona qualità, curando che i materiali con cui i bambini vengono in contatto siano vari e possibilmente con quel tocco speciale del fatto a mano. Si struttura lo spazio in angoli: spazio per le attività motorie dei piccoli con cuscini e materassi, spazio per le attività motorie dei grandi, con scivoli e scalette per arrampicarsi, angoli per le attività di gioco simbolico, la casetta in cui si può entrare, piattini e pentolini… la culla con le bambole… la fattoria con gli animali…
Con l’accordo dei partecipanti si realizza un dvd con lo scopo di restituire le immagini organizzate secondo una struttura osservativa atta a mettere in rilievo i differenti comportamenti dei bambini a seconda dell’età.
- Alcuni commenti:
- La Tua presenza è stata rassicurante sia per i bimbi che per le mamme. Mamma di V.
- E’ stata per me un’esperienza formativa, non avevo mai visto C. in un ambiente di gioco chiuso (simile un po’ alla realtà del nido) e mi ha divertito vedere la mia cucciola relazionarsi ai suoi coetanei. Sin dall’inizio mi ha positivamente stupita perchè si è trovata subito a suo agio, sfruttando gli spazi di gioco con naturalezza. Mamma di C.
- Mi è piaciuta la tavolata della merenda, aspettare pazientemente il proprio turno per mangiare, aspettare che tutti finiscono per potersi alzare è un’ottima scuola di educazione specialmente per una come lei che è abituata di avere tutto e subito.Mamma di K.